Montfort,
profeta del futuro!
di Padre Battista Cortinovis
Come risulta evidente dalle tematiche trattate abitualmente dalla nostra rivista, il messaggio lanciato ogni mese è caratterizzato da due principali note spirituali, tra loro saldamente intrecciate: la dimensione missionaria della nostra fede e l’ispirazione mariana. Tale visione spirituale ed ecclesiale è stata l’originale intuizione del missionario san Luigi Maria di Montfort, da lui adottata in vita e trasmessa fino ad oggi nei suoi scritti. Una visione che rimane di grande attualità per la Chiesa di oggi e per il futuro del Cristianesimo. Ma, stranamente, per una serie di motivi, la dottrina di Montfort è spesso trattata come un’eredità di un passato ormai morto, che nulla ha più da dire alla modernità, fino a rappresentarne un peso. E il suo Autore viene eletto a simbolo del tradizionalismo più ostinato, classificato conservatore perfino in campo sociale e politico.
Abbiamo pertanto dedicato le pagine centrali di questo mese a dimostrare la tesi contraria. La teologia di Montfort è aperta e perfino provocatoria per un rinnovato e riformato futuro della Chiesa, nella sua dimensione trinitaria, con la centralità dell’incarnazione e la dimensione fortemente carismatica della fede, come vita nello Spirito Santo, nel pieno recupero degli impegni battesimali, per una vocazione missionaria in cui la testimonianza e l’annuncio evangelico sono prioritari. In tale contesto, il valore dato alla presenza e al ruolo di Maria Vergine supera di molto ciò che viene comunemente inteso come “devozione mariana”. Maria è la “donna di fede”, madre, ma prima ancora “discepola” di Gesù, suo Figlio, che oggi nella Chiesa è “sposa”, cioè alleata e collaboratrice dello Spirito Santo, nel formare i discepoli di Cristo. La Chiesa del futuro è chiamata a prendere coscienza del proprio “profilo mariano”, non inteso come moltiplicazione di pratiche esteriori di “devozione”, ma come scuola di formazione all’interiorità della fede, per una reale e piena conformazione all’immagine di Gesù Cristo, fine ultimo della “vera devozione” (Montfort).
Lo sguardo di Montfort è rivolto al futuro; la sua parola è profetica, perché “sia rinnovata la faccia della terra e riformata la Chiesa”.