DISCEPOLI DI CRISTO NELLA MODERNITÀ
Maria, donna di fede
di Padre Battista Cortinovis
Il culto verso la Madre del Signore si è sviluppato gradualmente durante la storia della Chiesa. Dal primo accenno fatto da san Paolo (Gal 4,4), ai riferimenti di Marco evangelista, alla narrazione di Luca, alla simbolica fissazione fatta da Giovanni nelle due scene di Cana e del Calvario, fino alla citazione della presenza di Maria nella primitiva Chiesa di Pentecoste. Lungo i secoli, ogni epoca ha guardato a Maria a partire dal proprio sentire la vita umana, segnata di volta in volta da esperienze diverse. La Salve Regina rispecchia la fragilità della vita umana medievale; la venerazione dell’Addolorata proietta su Maria i tanti dolori dell’umanità; l’Immacolata riverbera il desiderio di purezza dal peccato; l’Assunta in cielo richiama la dimensione escatologica della Chiesa e di ciascun fedele. Ora, la modernità, con la sua laicità, la cultura scientifica e il benessere diffuso, sperimenta una crisi della stessa fede, fino a proclamarne l’irrilevanza, se non l’inutilità o l’esplicita negazione. Il bisogno attuale è quindi di guardare a Maria come donna di fede, per ripristinare il valore e la necessità di sentirsi come lei discepoli di Cristo e da lei apprendere lezioni per il cammino spirituale. Il racconto dell’Annunciazione del Signore a Maria resta la scena madre di questa scuola di fede. Maria si dichiara serva del Signore, disponibile a compiere nella propria vita ciò che il Signore le chiederà, giorno dopo giorno. Il suo consenso è responsabile, di donna attiva e pronta. La sua visione del mondo e della propria esistenza è illuminata dalla presenza del Signore, alla cui luce prende senso ogni cosa. I Vangeli ci indicano anche il metodo usato da Maria per vivere unicamente di fede, cogliendo la volontà di Dio su di lei in ogni circostanza di vita: “Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19). Il vissuto di Maria diventa ambito di preghiera, come ascolto del Signore. La sua esperienza quotidiana è la normale fonte di rivelazione per lei. Vivere ogni evento nella luce della fede e ritornare su di esso meditandolo nel cuore, per cogliere ancora altri insegnamenti. Una lezione che ben si adatta al sentire moderno. Dio ti parla mediante gli eventi della tua vita. Conservarli nella memoria per rimeditarli nel proprio cuore, è la forma di preghiera più personale ed efficace, libera da ritualismi e laica, che ti mette in ascolto del Signore e ti rende capace di rispondervi, poiché si tratta di te, della tua vita, la tua unica vita.